John Poch, “Cantiamo, prendiamo il coltello”
Se queste ali si uniranno
sotto forma di preghiera, di nido o di una tazza d’aria,
certe case e quartieri esploderanno.
Lascia che si uniscano alla base della mia schiena.
© foto di Francesca Perlini
Se queste ali si uniranno
sotto forma di preghiera, di nido o di una tazza d’aria,
certe case e quartieri esploderanno.
Lascia che si uniscano alla base della mia schiena.
vienimi a prendere qui sotto quando faccio il pesce cielo
e dico tutto con la bocca chiusa e lo sguardo aperto
i segreti io li dico tutti così perché quando l’udito è basso
sei tu il primo a dimenticare la rivelazione
quanto è stato detto tra te e l’acqua.
Contro le ombre sulla faccia chiedo
scusa puoi fare più piano. È un’ora precisa
che hai vissuto a mezza voce
Si ricorda di quando da piccola la vestivano gli altri e lei chiudeva gli occhi, teneva la stoffa delle maniche con le dita finché la sua testa non usciva dalla maglia. La lentezza di quel buio di pochi secondi veniva poi violata dalla luce metallica, dallo sforzo.