Freda Laughton, Una casa transitoria
E in questa campana vibrante,
incavata dal silenzio degli occhi,
la mente oscilla il suo batacchio.
E la vita si risolve in relazioni
di cadenza e dissonanza.
E in questa campana vibrante,
incavata dal silenzio degli occhi,
la mente oscilla il suo batacchio.
E la vita si risolve in relazioni
di cadenza e dissonanza.
but cruel waves come
from nowhere, tipping boats,
slapping harbour walls.
The lake speaks to me
and I must listen.
Se queste ali si uniranno
sotto forma di preghiera, di nido o di una tazza d’aria,
certe case e quartieri esploderanno.
Lascia che si uniscano alla base della mia schiena.
Let go the boulders, do not bend your back.
Look to the skyline, raise your arms and smile.
Watch all your stones roll down and disappear.
Long Way Back to the End (Rain Mountain Press, 2014) è un libro di poesie in prosa di Paul B. Roth, poeta americano che vive a nord dello stato di New York. Alcuni testi tradotti dall’inglese da me e John Taylor, sono apparsi sulla rivista “Testo a fronte -teoria e pratica della traduzione”, n. 62
“È già tempo di neve, amico mio,
e le stagioni prossime a finire.”
Siamo reti sospese sull’abisso.
come un uccello
preso al laccio in una trappola
geometrica
conosci solo il desiderio
di volar via dalle forme
Si versava la vita ai lati, ma dio non è mai venuto.
Essi continuarono a costruire, con la fede di una notte
senza porte, circoli o entrate a nessun luogo,
accessi pietrosi all’inconscio, litanie minerali,
superfici forse di un cervello incendiato.