
Nicola D’Altri, sette inediti da “Lasciare traccia”
Continuerò a girare intorno alla mia infanzia come quei gatti che stanno davanti alle case anche dopo che il padrone ha fatto le valigie e è andato via.
© foto di Francesca Perlini
Continuerò a girare intorno alla mia infanzia come quei gatti che stanno davanti alle case anche dopo che il padrone ha fatto le valigie e è andato via.
Ogni verso affiora da una faglia che si apre in noi. Il nostro compito è vegliarla, fare in modo che non venga ricoperta dai doveri della giornata. Nutrirci di silenzio come le piante di luce. Sostare quanto più ci è concesso in una condizione di soglia, dove può affiorare la vita con il suo incanto. Per questo amo i lunghi treni regionali e la pioggia, il privilegio di potere essere solo sguardo.
Saremo oltre lo schermo
senza connessione
con gli occhi aperti al buio
nel luogo dove eravamo
prima di venire al mondo
Solo camminando si può pensare che forse non solo per sé cantano
gli uccelli ma anche per noi che, ora, stiamo sulla terra.
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