Quattro poesie dalla plaquette di Clare Best, End of Season / Fine di stagione pubblicata in lingua originale e nella traduzione italiana mia e di John Taylor da Frogmore Press nel 2022. Questi testi dedicati a Cannero Riviera e al paesaggio del Lago Maggiore, sono stati eseguiti con musiche composte da Amy Crankshaw il 6 ottobre 2022 all’hotel Cannero.
Ritorno Se dimentico questi brevi giorni e fresche notti, la mancanza di rondoni che gridano, posso pretendere che oggi è estate e che noi siamo qui insieme ma vengono onde crudeli dal nulla, ribaltando le barche, schiaffeggiando le mura del porto. Il lago mi parla e devo ascoltare. Return If I forget these short days and cool nights, the lack of screaming swifts, I can pretend today is summer and we are here together but cruel waves come from nowhere, tipping boats, slapping harbour walls. The lake speaks to me and I must listen. Imbarcadero La notte sta finendo linee di luce tremolano e sono perse nel blu; un traghetto si mette a fuoco da una scrematura di foschia; gli uomini lanciano corde, si vantano delle loro donne, il pesce preso ieri notte. Imbarcadero Night is quitting, lines of shorelights flicker and are lost to blue; a ferry settles into focus from a skim of mist; men throw ropes, brag about their women, last night’s catch of fish. Restaurando L’ultima cena La pittrice, accucciata su tavole impolverate, trova le chiavi di Pietro in ocra. Misura il volto di Matteo, un ovale traboccante di vermiglio, traccia un varco dove dovrebbe trovarsi il braccio destro di Cristo. Ora si rimbocca le maniche, mescola il pigmento, lascia il colore su intonaco bagnato. Gli ulivi si piegano e si oscurano di frutti. Un pasto appare dalla pittura che si sfalda, Cristo offre il pane a Giuda. Il patibolo scricchiola. La pittrice scende al gradino più basso della scala, guarda indietro – Giuda versa il vino fino all’orlo della sua coppa. La borsa giace grassa e pesante nel suo grembo. Restoring The Last Supper The painter, crouched on dusty boards, finds Peter’s keys in ochre. She measures Matthew’s face, an oval spill of vermilion, traces a gap where Christ’s right arm should be. Now she rolls her sleeves, mixes pigment, lets colour onto wet plaster. Olive trees bend and blacken with fruit. A meal appears from flaking paint, Christ offers Judas bread. The scaffold creaks. The painter climbs down to the bottom rung of the ladder, looks back – Judas pours wine to the brim of his cup. The purse lies fat and heavy in his lap. Sulla mulattiera L’estate scorsa, due camminatori sono caduti come macigni nelle cascate, disse la signora. I boschi sono venati di tracce. Non mi manchi come una volta. Non mi manchi. Le ombre sono nuvole o colline? Posso vedere il delta di Cannero disegnato sull’acqua molto più in basso. C’è stato un tempo in cui non avrei potuto lasciarti. Sono là, sono qui. La strada è crollata. Dove sono stata? Il mio sentiero– di ottobre fumo di legna, pigne cadute sulle macerie. Tu mi lasci andare e poi io ti lascio andare. Non ti ho mai amato abbastanza bene fino ad ora. Il cielo fratturato si apre alla pioggia. Cosa può significare essere qui, da sola? Una foglia di quercia si posa sul mio cappotto. La luce si diffonde sul lago. On the Mulattiera Last summer, two walkers dropped like boulders into the falls, Signora said. The woods are veined with tracks. I don’t miss you as I used to. I don’t miss you. Are the shadows clouds or hills? I can see Cannero’s delta drawn on water far below. There was a time I couldn’t have left you. I’m there, I’m here. The road’s collapsed. Where have I been? My path – October wood-smoke, pine cones fallen on rubble. You let me go and then I let you go. I never loved you well enough till now. Fractured sky opens into rain. What can it mean to be here, alone? An oak leaf settles on my coat. Light spreads out across the lake. Foto di Clare Best