
Barbara Boatto, sei inediti
Non basta lasciare che accada.
Io disbosco. Dissodo. Irrigo.
Segretamente semino.
Non basta lasciare che accada.
Io disbosco. Dissodo. Irrigo.
Segretamente semino.
Gli oggetti, la loro certezza
è il loro inganno.
Se un uomo annega in mare
uno di loro inizia a respirare.
Il mio regalo era davanti ai miei occhi, ma non saprei dire che cosa fosse. Non era per me. Il regalo per me era dentro uno di quei pacchi che devono rimanere chiusi. Scartarli è una rovina. Non importa che cosa contengono; potrebbero anche essere vuoti. Il mio è stato consegnato così. Dalla distanza della sala sapevo che era ricomparso con i suoi riflessi argentati nel buio del sottoscala. La fata era tornata a fidarsi di me
apri la mano
e lascia che l’animale
ti attraversi la strada
c’è uno spazio buio
chiede acqua e radice
si piega, il naso sulle ginocchia, si stringe, si stringe le costole se non lo tiene, se non lo tiene stretto al suo interno
esce il rantolo di bestia
Si rigenera anche il Dio della Foresta se continui,
la ninfa dopo l’uccello di fuoco.
Cosa non ha detto dopo quello che ho detto?
Ascolti e rispondi per sempre.
Ecco la morte: passare dalla vita
all’esistenza.
La quota dell’io diminuisce. Si apre
alla demenza. Alla semenza.
Una democrazia di caramelle
e palloncini per tutti i bambini.
Lotta armata con pistole ad acqua.
Lavoro a tempo pieno e indeterminato
col contratto di gioco illimitato.
di tutte le creature è l’uomo
a sollevare il velo agli occhi.
venite a vedere di cosa siamo fatti.
cercavo la voce che dice
io,
io soltanto
oltre l’eco dei padri e delle madri
l’eco di tutti i figli
nella stanza vuota.