
«Verso una zona più limpida dello sguardo»
Ciò che sta avvenendo è una sorta di ritorno a un’unità primigenia, a una stazione dell’essere dove la parola è il movimento e il respiro della materia. Una frase sta iniziando proprio alla fine di questo Libretto. È forse quella impronunciabile, che contiene e assorbe tutta l’esistenza di un uomo. Quella che affiora tra labbra chiuse, prima di partire per il grande viaggio.