Una poesia inedita di Tommaso Giartosio dedicata al libro d’esordio di Andrea Franzoni, Nature vuote, con una nota di Antonella Anedda, AnimaMundi edizioni, 2024.
Caro Andrea Vorrei parlarti di quello che manca nel Tuolibro Perché è importante come sappiamo che non manchi nulla Il Tuolibro invece lascia a desiderare Mi lascia a desiderare Qualcosa di essenziale Qualcosa che si è eclissato Ma dovrebbe esserci da qualche parte Come dire che c’è anche se non c’è Come dire che c’è stato e che forse tornerà Prima o dopo l’istante che vuoi costituire Tornerà dallo spazio Dai vasti spazi siderali, così vasti Da spaziare in essi, da spazieren nervosamente Da spazientirci Nell’attesa di quel qualcosa di essenziale Una cometa Davanti a cui ogni altro libro prenderà fuoco – Anzi no (ma è lo stesso) Essendo la cometa di ghiaccio Ogni altro libro prenderà ghiaccio E resterà ibernato come un classico mammut Sullo stesso glaciale scaffale astronomico Dei Meridiani e della Pléiade Andrea Quelle biblioteche fredde Si riempirono-riempiranno di capolavori Definitivi E lì, prima di spegnersi Nell’abissale tzimtzum del presente L’assenza del Tuolibro Brillerà Come una nota chiarificatrice A margine del nulla Una frase un’ampolla Lasciata cadere Spezzata a terra E di nuovo lasciata cadere Senza mai riprenderla Perché non è colpa sua Senza mai accusare Di averla ricevuta Senza mai smettere di darla E darle fine Ma è lo stesso Ed è questa mancanza che nel Tuolibro C’è.
Qui un estratto da Nature vuote di Andrea Franzoni
Foto di Francesco Ventura