Alcune poesie scelte di Stefano Bottero (Roma 1994) dal suo secondo libro, Notturno formale, Industria & Letteratura, 2023.
io non ho più mani. fretta di camminarti in gola come scale - quando è tardi rame sottratto ai cavi. Bianca - il tuo sangue non ha direttive domani non c’è. vestita di buio chiameremo amare quest’attesa quando le intenzioni trasfigurano in distanze alluvioni che ci invalidano entrambi. toccarti fino a respirare male. tremare nel tuo corpo come altrove ogni possibile misura - congedo si stringe al collo come cassetti aperti coercizioni con cui giochiamo negli alberghi. vorrei farti vedere casa mia ricominciare a mangiare dal pavimento. a ricordami che sei viva le tue valige tra le costole l’odore di sconosciuti in cui annegare negli ingressi - la voce di animali investiti. ho la neve tra i denti - mi hanno scritto che hai cambiato casa. ci si spezzeranno dentro altri ponteggi a rimboccarti le coperte quando non avrò più calma - sigarette accese a stento per il vento tremano le dita. crolla il ritmo del respiro negli oggetti. scoloriremo come notte in posizione fetale ad aspettare il tuo ritardo diventare indispensabile latrati di creature abbandonate troppo a lungo. il tuo nome dentro come prossimo alla cenere. Foto di zona_disforme