
Olmo Calzolari, “Otto poesie inedite”
Gli oggetti, la loro certezza
è il loro inganno.
Se un uomo annega in mare
uno di loro inizia a respirare.
© foto di Francesca Perlini
Gli oggetti, la loro certezza
è il loro inganno.
Se un uomo annega in mare
uno di loro inizia a respirare.
uno fra i libri di poesia più originali dell’attuale panorama letterario italiano, certamente la sua raccolta più stilisticamente matura. Una straordinaria capacità di dare volto alle parole che, a tratti, sembrano affiorare dal legno d’una corteccia, in altri sono lievemente dipinte con i colori dell’acquarello, in altri ancora si presentano scolpite nella forma di una potente prosa poetica scandita con la precisione di un metronomo che non dà tregua né a chi scrive, né al lettore
Il mio regalo era davanti ai miei occhi, ma non saprei dire che cosa fosse. Non era per me. Il regalo per me era dentro uno di quei pacchi che devono rimanere chiusi. Scartarli è una rovina. Non importa che cosa contengono; potrebbero anche essere vuoti. Il mio è stato consegnato così. Dalla distanza della sala sapevo che era ricomparso con i suoi riflessi argentati nel buio del sottoscala. La fata era tornata a fidarsi di me
Figlio mio,
dormo sul fondo del fiume
e ti sento
mentre passi sul ponte
è anche per te che dormo nel linguaggio
e quando parli mi risvegli
il mondo sarà bello
e non ci sarà altro che amore
a te donato in eredità