
Quattro inediti di Luigi Fasciana
Quando la tua veste è questa
giornata bianca,
e per la luce, che entra,
sulla tua iride lucida osservo
me stesso
© foto di Francesca Perlini
Quando la tua veste è questa
giornata bianca,
e per la luce, che entra,
sulla tua iride lucida osservo
me stesso
Solo quando riprendo a respirare
lentamente riemerge
il significato del respiro.
Respiro e ascolto.
Nuotiamo al buio dove la corrente è fredda.
Il giorno a Nord è già finito.
Se chiudi gli occhi puoi sentire
la sazietà del corpo immerso nell’acqua.
La poesia vive in un altro tempo, che non coincide strettamente con quello anagrafico-esistenziale, né con la catena degli accadimenti. La data che compare nei nostri documenti potrebbe essere quella di morte. Come pesci a un tratto presi all’amo e tirati fuori, a boccheggiare in una bacinella.
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