copertina poesie Carlotta Cicci

Tre poesie da Sul banco dei pesci, raccolta d’esordio di Carlotta Cicci (Roma, 1984), uscita di recente per L’arcolaio con prefazione di Alberto Bertoni.

Mi vesti di bianco
alzo polvere con i piedi scalzi

apro le braccia 
tra le spine delle tue rose
assaggio la terra
rubo all’erba lucertole devote

mi guardi crescere 
nel mio spasmo

mi inginocchio
chiedo indulgenza
ti prego 

tradisci il mio sangue 
trattieni l’impazienza 
nelle stanze deserte




Le voci registrate 
il suono delle campane 
la domenica nei labirinti in fiore 
in quei giardini spalancati 

tiravo su le pieghe dei vestiti 
correvo sulle punte 
allontanandomi dal tuo grido 




Uccelli morti 
resuscitano di continuo 
dietro le mie spalle 

cadono le mani 
tra le cose chiare 
e le cose scure 
uno scontro di grazia 

guardo il verde 
così non affondo 
in un odore 
che protegge 
che ricorda 
tutte le cose



Foto di Samuele Bellini 

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